Presentare delle idee per la città non è semplice perché si rischia di replicare progetti già scritti e visti, idee già perseguite.
È però importante fare sintesi, accorpare per aree, mettere ordine, dare priorità.
Questo contributo vuole essere “aperto”, per questo non si è volutamente andati nel dettaglio, così da lasciare a chi lo vorrà esprimere le proprie idee, portare contributi e consigli utili.
Il post Covid-19 metterà davanti a chi governa l’emergenza e la straordinarietà, perché il rischio è quello di trovare una città diversa con problemi economici per molte classi sociali. È per questo che si dovrà trovare unità e fare un patto con la città coordinando responsabilità istituzionali e responsabilità individuali.
Il virus ha cambiato e cambierà le priorità, ma se non ci fosse fiducia nel futuro non si potrebbe ripartire e noi crediamo nel messaggio “il futuro è già oggi”.
Per questo una nuova città deve avere nelle sue fondamenta i valori, la propria identità e la sua storia.
Deve essere capace di rispettare le diversità, costruendo ponti e realizzando percorsi educativi.
Ecco perché a capo delle 10 idee per Bologna ci sono parole chiave come: solidarietà, lavoro, sviluppo, legalità, distribuzione delle opportunità, sostenibilità, pari opportunità, sicurezza.
Bologna, una città per tutte e tutti, dove devono convivere diritti e doveri, dove si deve unire la tradizione all’innovazione. Si dovrà partire dalla demografia che disegna i bisogni primari: il tema degli anziani e la non autosufficienza, il futuro dei nostri giovani, il rispetto delle persone più fragili, l’attenzione verso gli studenti, i diritti delle donne, l’integrazione fra culture diverse.
Lo ripeto ancora, queste parole possono sembrare teoriche, ma su questi concetti si possono costruire politiche amministrative ed è questa la sfida istituzionale.
Sono pervenute dai nostri interlocutori un insieme di idee, progetti, policy, linee di indirizzo, suggestioni, indicazioni di percorso, che in questa fase abbiamo semplicemente raccolto, senza operare selezioni o modifiche, nemmeno dei titoli descrittivi a rischio di essere ripetitivi. Abbiamo poi tenuto in considerazione le azioni positive fatte dall’attuale amministrazione comunale.
Ad oggi, tutte queste idee trovano una loro collocazione in 10 aree di lavoro da sviluppare e strutturare.
Rafforzare l’Edilizia Residenziale Pubblica; creare strumenti di sostegno all’abitare; affrontare il tema case per gli studenti; politiche di sviluppo “consumo suolo zero”; progetti di ecosostenibilità e risparmio energetico…
Il lavoro vero punto della ripresa; politiche attive per il sostegno al reddito, investimenti nella formazione; un nuovo rapporto tra scuola ed impresa; nuovo modello locale partecipativo delle relazioni industriali.
PATTO per il lavoro per Bologna…
Progetti di educazione di genere; politiche antidiscriminazione; integrazione tra culture differenti; sostegno alle famiglie più fragili; Bologna città della pace…
Piano strategico per le politiche internazionali; nuovi finanziamenti con i fondi sociali europei, utilizzo del recovery plan per il territorio metropolitano; Bologna città della solidarietà internazionale e valorizzazione della cooperazione; costruzione di reti di impresa europee; ruolo dell’Università nelle politiche di respiro internazionale…
Valorizzare le eccellenze culturali: cineteca, teatro, musei…; turismo etico e sostenibile; Progetto trekking colli bolognesi; investimenti in strutture sportive finalizzate all’educazione; Museo del Calcio e del Basket…
Creare condizioni di sicurezza urbana; progetti di educazione urbana; sviluppare politiche per la legalità, riqualificare gli spazi urbani; nuovo progetto sinergico tra amministrazione e forze dell’ordine…
Riqualificazione delle periferie; più ruolo della Città Metropolitana; nuova mission dei Quartieri; sviluppo dei mercatini rionali; marketing turistico delle eccellenze in area metropolitana, riorganizzare la macchina comunale con un progetto partecipato con i lavoratori e le forze sociali…
Andare verso un welfare di comunità con servizi sociali di prossimità; sviluppare l’assistenza domiciliare; sussidiarietà per incrementare servizi sanitari e azioni per la fragilità sociale; sviluppo del terzo settore e della cooperazione sociale…
Progetto comunicativo attivo per i cittadini; nuovo ruolo URP, comunicazione solidale; centri di ascolto attivo; sviluppo del digitale…
La sfida è una mobilità sostenibile combattendo l’inquinamento; attenzione ai tempi della città; nuovi investimenti in infrastrutture ecosostenibili e realizzazione di progetti per l’educazione ambientale…
Non è un programma, è un lavoro per iniziare una riflessione.
Per questo abbiamo scelto lo slogan “il futuro è già oggi”, perché non c’è tempo da perdere e bisogno mettersi in moto sui contenuti.
Ognuno potrà su questi contenuti esprimere pareri, idee e consigli che saranno raccolti perché “Bologna è con voi e per voi”.
Lo ripeto ancora, queste parole possono sembrare teoriche, ma su questi concetti si possono costruire politiche amministrative ed è questa la sfida istituzionale.